Formazione per diventare Dottor Clown
Formazione del dottor clown
La formazione dell’aspirante Dottor Clown consta di 5 periodi importanti:
- Week-end di formazione (dalla sera del venerdì fino a domenica sera)
- Tirocinio (3 mesi presso le strutture ospedaliere convenzionate)
- Giornata di formazione
- Tirocinio (5 mesi presso le strutture ospedaliere convenzionate)
- Week-end di formazione (dalla sera del venerdì fino a domenica sera)
A) Week-end di formazione
- Stato dell’arte della Comicoterapia in Italia e nel mondo
- Comico-terapia e clown-terapia: terminologia e la sua storia
- Farmacofisiologia della risata
- Improvvisazione teatrale – I° livello
- Ricerca del proprio clown- I° livello
- Approfondimenti del video “Film Clown in Kabul”, dei Video missione INDIA e Video sull’attività ospedaliera all’ospedale San Bortolo di Vicenza (2008)
- Deontologia dello co-terapie: Codice dei Dottorclown Italia
- Micromagia
- Sculture di palloncini
- Trucco e costumeterapia
- Danze e Bans
- Indicazioni e presentazione di tutte le strutture ospedaliere e time table del volontario
B) Tirocinio di 3 mesi
Il Tiroclown affronta un tirocinio iniziale di 3 mesi (2 ore alla settimana minimo) completamente gestito dai nostri CLOWN esperti, diviso in tre momenti cosi suddiviso:
- TIROCINIO OSSERVATIVO
- TIROCINIO di MOVIMENTO
- TIROCINIO di AVANZAMENTO in scena
C) Giornata di formazione
- Dolore e Paure del bambino Ospedalizzato
- Gestione degli interventi palliativi del dolore del bambino
- Laboratorio delle mani – consapevolezza del clown
- Ricerca del proprio clown – II° Livello
- Improvvisazione – II° livello
- Esame davanti alla commissione, di tipo, Pratico, teorico e Corporeo
- TIROCINIO presso NUCLEO Alzheimer della struttura ospitante
D) Tirocinio di 5 mesi
E) Week-end di formazione ed Esame
- Improvvisazione teatrale – III° livello
- Ricerca del proprio clown – III° livello
- Approfondimenti video – Film I CLOWN di Fellini e Il Monello di Chaplin
- La relazione Volontario/Ospedale
- Trucco e costumeterapia, la ricerca del proprio
- Il prendersi Cura dell’altro – vari laboratori della CURA
- Indicazioni e presentazione di tutte le attività dell’Associazione e re-time table del volontario
- Esame finale
Da questo momento in poi il Volontario seguirà obbligatoriamente almeno un corso all’anno per continuare la sua formazione, con delle supervisioni obbligatorie per i reparti specialistiche con psicologi ospedalieri ( Oncologia, Riabilitazione e Pediatria).
Il Neo Dottor Clown potrà partecipare anche alle MISSIONI Internazionali.
Formazione obbligatoria
Il percorso per diventare Dottor Clown è di un anno, fatto di formazione, tirocinio in ospedale, e si consolida, in tre step:
Starting
Il corso iniziale sarà da venerdì a domenica . Verrà effettuato in una struttura apposita a Montecchio Maggiore (Vi) che permette il vitto e l’alloggio (eh si avete capito bene: si dorme li).
Giornata intermedia
Giornata formativa di 8 ore circa con esame intermedio e attività operativa in casa di riposo.
Fine settimana conclusivo
Istruzioni per l’uso
Il re del caos, la controparte dell’ordine universale, che lavora in stretto rapporto con il limite (trasgredendolo o sottostandovi) e che ci permette di riappacificarci con la parte folle di noi stessi, il deforme secondo l’accostamento che si faceva specialmente in passato tra fool e deformità, il nostro doppio, colui che prende possesso del centro, energia vitale e capacità di creare dal nulla, forza cosmica e primordiale, più squisitamente un fiore o una farfalla…
Il percorso formativo alla scoperta del proprio clown è basato sull’improvvisazione. La connotazione essenziale di questo lavoro è la capacità di essere presenti, riuscendo ad affinare l’ascolto delle proprie e altrui emozioni per arrivare a dare una manifestazione di sé che diventi una traduzione poetica della realtà e si nutra di una comunicazione profonda con le persone per cui lavora e con cui lavora il clown.
Se il clown è tutto questo, e cioè uno stato psicologico, esiste un modo speciale di farlo manifestare e di parlargli. Io non conosco paragoni migliori per spiegare l’attitudine da avere verso il proprio clown: una mamma che tiene per mano il figlio, lo incoraggia a crescere, sostenendolo nelle sue fragilità. Questa è la ricerca, o meglio l’inizio di un cammino.
La ricerca, infatti, esce dal laboratorio e va in famiglia, nella strada, nella scuola, nel reparto di ospedale, nella festa…. La ricerca non finisce mai, perché noi costruiamo il nostro clown attraverso le esperienze, gli incontri e le varie occasioni formative che la vita ci offre.
Diventare un Dottor Clown vuol dire mettere in gioco se stessi, lasciando che il naso rosso sveli agli altri tutta la nostra umanità e accettando di affrontare tutta la complessità e la fatica di aiutare gli altri a giocare con noi, anche nelle situazioni in cui nessuno ha più voglia di ridere.